mercoledì 31 agosto 2011

Supplì al telefono



Ogni volta che vado in una delle mie pizzerie preferite a Roma resto sempre incantata nel guardare gli abili e velocissimi pizzaioli all’opera. Sono strepitosi! Il risultato è una pizza sottile, ben cotta, saporita e leggera. Ma c’è anche un’altra cosa che ha sempre attirato la mia attenzione e cioè la scritta “supplì al telefono” sopra la cassa. Mi son sempre chiesta perché “al telefono”. C’è forse un pony che viaggia con il bauletto pieno di supplì e aspetta le chiamate degli avventori più pigri per precipitarsi a casa loro e sfoderare una palla di riso sugosa e filante? Naaa. Non può essere. Però è proprio in quel filante il punto. Supplì al telefono perché la mozzarella contenuta al suo interno deve filare alla perfezione e quando si divide a metà il supplì le due parti devono restare attaccate da questo caldo e, gnam, saporitissimo filo mozzarelloso proprio come il filo di un telefono. Forse è per questo che a me i supplì, a parte qualche raro caso, non mi son mai piaciuti troppo. Se il sugo non è abbastanza fresco, mi restano sempre sullo stomaco un po’ come quelli che parlano al telefono troppo spesso e troppo ad alta voce quando mi vado a godere una bella pizza.

Ah, dimenticavo, li trovate alla pizzeria “Ai marmi” conosciuta anche come “L'Obitorio” (ma solo per i tavolacci di marmo solitamente utilizzati in luoghi meno ameni). 


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