venerdì 16 novembre 2012



Dal Giappone arriva Survival Senbei, un guscio per iPhone completamente commestibile. Non sembra molto resistente agli urti ma di sicuro se non salva il nostro telefonino può salvarci da un attacco di fame improvviso. Uno snack leggero fatto solo di cereali. Unica cosa indigesta, il prezzo: 48 dollari. Meglio una cena in un ristorante giapponese! 

news.cnet.com


giovedì 15 novembre 2012

Hamap gnam!




Questo tipo ha una passione: gli hamburger!
Vive a milano e ha mangiato molti hamburger in vari ristoranti, pub, bar e bistrot
così alla fine è diventato esperto.
Ha pensato di segnare su una mappa di milano i posti dove godersi un buon hamburger.
E siccome fa il designer,
la mappa l'ha fatta lui e l'ha fatta carina
l'ha chiamata Hamap.
La messa online.
È scaricabile gratuitamente
qui:


mercoledì 26 settembre 2012

Marijuana a tavola




Un critico gastronomico del Los Angeles Times racconta la sua esperienza ad una cena a base di marijuana. Per partecipare bisogna essere invitati e compilare un questionario che confermi la reale “empaticità con l’argomento trattato”. Se l’application è accettata si ricevono via mail le istruzioni per raggiungere la navetta che porterà i commensali (una trentina di quelli che gli esperti di marketing chiamano “giovani creativi”), nel luogo segreto della cena. Gli effetti del particolare menù vogliono essere più di suggestione che psicotropi.

mercoledì 7 marzo 2012

Sembra bancomat ma non è

Un attacco di fame improvvisa per strada? La vostra non è proprio fame ma più voglia di qualcosa di buono? Non è un problema se siete a Los Angeles. Lungo le strade di Berverly Hills infatti potete “prelevare” un ottimo cupcake. È semplice e veloce. Guardate come:




http://www.huffingtonpost.com

mercoledì 29 febbraio 2012

Pranzo su Marte





Secondo un recente studio, gli astronauti in orbita desiderano mangiare cibi che con i piedi a terra non li attirano o addirittura non gli piacciono affatto. Amano soprattutto sapori acidi e dolci e mostrano una particolare preferenza per il piccante. Ma perché? La cosa mi ha incuriosito non poco. Le spiegazioni sono diverse ma quella che più mi ha divertito è quella sull'effetto Charlie Brown. Che c'entra il mitico Charlie con lo spazio e il peperoncino? In effetti più che altro c'entra la sua simpatica e inconfondibile testa rotonda. Mi spiego. Quando siamo sulla terra protetti dalla forza di gravità i nostri fluidi corporei tendono al basso, verso i nostri piedi. Ma quando siamo nello spazio, i liquidi corporei viaggiano anche verso l'alto andando a finire pure nella nostra testa che di riflesso si riempie e diventa più tondeggiante proprio come quella dell'amico Charlie. Tutto questo ci fa sentire un po' intasati come se affetti da raffreddore e ci fa di conseguenza perdere il senso dell'olfatto. Bere una tazzina di caffè privata del suo aroma è come ingurgitare cicuta. È a questo punto che un po' di peperoncino ci sta come il cacio sui maccheroni o meglio, quella goccia di tabasco ci aiuta a sturare un attimo i sensi. La NASA ha commissionato uno studio per capire meglio come si modificano realmente i gusti degli astronauti e quali mix  culinari insospettati potrebbero riscuotere successo in un banchetto spaziale. Per partecipare alla squadra degli sperimentatori basta avere un paio di lauree giuste e inviare il cv entro oggi. Buona fortuna!


pcmag.com

npr.org/blogs

mercoledì 15 febbraio 2012

Vegetariani fuori moda?

© New Yorker



È da un po’ che mi capita di leggere articoli che descrivono un nuovo trend. Pare che molti vegetariani e vegani tornino a mangiare carne. Se, inizialmente, la loro è una scelta dovuta perché lamentano problemi di salute, diventa ben presto una seria presa di coscienza. Perché non mangiare carne prodotta da piccoli allevatori in fattorie dove gli animali crescono con un’alimentazione sana e naturale? Forse così si può contribuire allo sviluppo di un mercato alimentare meno globalizzato e più attento al bene del pianeta e a chi lo abita. Alcuni vegetariani non solo tornano a mangiare carne ma si dedicano attivamente alla caccia. È una questione di consapevolezza e responsabilità, dicono. Guardare in faccia il cervo che poi mangerai ti aiuta a mantenere un contatto con la realtà, ad avere coscienza di ciò che stai facendo e di ciò che mangerai. Altro che crocchette di pollo fritto!


© New Yorker


mercoledì 8 febbraio 2012

Giochi da tavolo



Sicuramente a molti è capitato mentre sono a cena da amici e chiacchierano amabilmente sorseggiando del buon vino, di giocherellare con il tappo della bottiglia appena stappata che è rimasto sul tavolo. Da quando ho smesso di fumare, a tavola finito di mangiare, cerco spesso un modo per tenere occupate anche le mani. Ho torturato generazioni di tovaglioli, plisettato tovaglie di ogni fantasia e consistenza, realizzato opere d’arte con la mollica, origami con la buccia d’arancia…
Per me il kit decora tappo inventato dal designer Oded Friedland sarebbe un regalo perfetto. Se accompagnato da una bottiglia di buon vino, naturalmente.